Province: Rughetti, si lavora in 2 step

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Presumibilmente “prima dell’estate partiranno le procedure di mobilità per la riallocazione” del personale delle province. Lo ha affermato all’Ansa il sottosegretario alla Pubblica Amministrazione, Angelo Rughetti, spiegando che saranno necessari due “step” per stendere “l’elenco delle eccedenze” e così dare il via alle operazioni di trasferimento dei dipendenti. “I contingenti di spesa riferiti alla dotazione organica delle province saranno pronti entro marzo”, come previsto dalla Legge di Stabilità, ricorda infatti il sottosegretario.
Invece “quelli connessi alle funzioni riallocate dalle regioni saranno definiti contestualmente alla approvazione delle leggi regionali”, spiega Rughetti che poi sottolinea, “solo alla fine di questi due step si potrà passare all’elenco delle eccedenze e per quella data, presumibile prima dell’estate, partiranno le procedure di  mobilità per la riallocazione di questo personale”.
In Puglia, nel frattempo, si è riunito l’Osservatorio regionale sulle Province e la Città Metropolitana, per discutere l’applicazione della legge 56, la c.d. Legge Delrio. Alla riunione seguiranno, nei prossimi giorni, incontri individuali per ciascuna Provincia, in cui i rappresentanti delle Province saranno chiamati a presentare il piano di ristrutturazione e riorganizzazione del personale.
“Siamo ad un passaggio molto delicato e difficile – ha detto a margine dell’incontro il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. E’ precipitata da un po’ sui territori la legge Delrio – ha continuato – con disagi e rischi drammatici non soltanto per migliaia di lavoratori, ma anche per i servizi che quei lavoratori svolgono. Da un lato ci sono i diritti dei cittadini che non devono vedere dimagrite le funzioni degli enti pubblici – ha spiegato Vendola – e dall’altro ci sono i lavoratori che non devono rischiare di perdere il posto di lavoro. La Regione non è la controparte – ha ribadito il Presidente della Puglia – è una delle vittime della riforma Delrio. Siamo impegnati insieme alle Province, insieme all’area metropolitana di Bari – ha concluso – a comporre un mosaico straordinariamente difficile, affinché, alla fine di questo percorso, nessuno si trovi per strada e i cittadini non perdano l’aggancio con la soddisfazione dei loro diritti elementari”.
Quanto alla richiesta di un provvedimento ponte, Vendola spiega “noi abbiamo la circolare del ministero della Funzione Pubblica che definisce chi fa che cosa. Dobbiamo seguire quel canovaccio – ha spiegato – e orientarci in modo tale che ciascuno faccia la propria parte. Intanto bisogna partire dalla definizione di quali sono le funzioni che vengono trattenute da una parte – ha continuato Vendola – quelle che vengono trasferite dall’altra e da quel punto di vista si può capire quali sono le risorse economiche che devono essere allocate da una parte e dall’altra, sapendo che la Regione non batte moneta, non ha la proprietà della zecca. La Regione ha subito tagli pesanti, siamo ancora in tema di ragionamento nella Conferenza delle Regioni sulla quantità dei tagli e sui parametri del riparto dei tagli. Quindi siamo ancora dentro un passaggio stretto. Ciascuno cercherà di fare il possibile. Noi lo faremo con generosita’ – ha concluso – ma non potremo battere moneta”.
Infine, va segnalato che le sette province del Piemonte sono  state inserite tra le venticinque istituzioni locali (tra province e città metropolitane) prescelte per il progetto pilota di assistenza tecnica per la fase di  avvio della legge Del Rio, attivato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Il primo incontro e’ fissato per il 12 febbraio prossimo a Palazzo Chigi. Ad annunciarlo, in una nota, il presidente dell’Unione delle  Province Piemontesi e presidente della provincia di Asti Fabrizio  Brignolo. “L’inserimento nel progetto pilota è una grande opportunità – spiega  Brignolo – perché consentirà di attraversare questa fase di grave  incertezza interpretativa e di incertezza sulla quantità di risorse di cui i nuovi enti possono disporre, godendo del supporto e  dell’accompagnamento delle strutture amministrative della presidenza del Consiglio. L’avvio del progetto – aggiunge Brignolo – conferma che anche a livello di governo centrale vi è la consapevolezza che questa fase di  sfoltimento degli enti e della burocrazia deve essere accompagnata con un supporto adeguato, per evitare che nella fase di transizione siano  messi a rischio i servizi. essenziali per i cittadini”.
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