Scuole e rischio idrogeologico, ok agli appalti semplificati

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Sblocca Italia: affidamenti diretti fino a 200mila euro e procedura negoziata fino a 5,2 milioni.

Il decreto stabilisce che devono essere considerati di estrema urgenza gli interventi che, dopo una ricognizione da parte dell’ente interessato, sono giudicati necessari per la salvaguardia della incolumità e della salute della popolazione scolastica e docente, la mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici del territorio e l’adeguamento alla normativa antisismica.

Gli interventi possono essere realizzati su impianti o arredi e possono comportare la sostituzione edilizia dei manufatti non idonei alla sicurezza. Per effettuare questi lavori il decreto prevede una serie di semplificazioni rispetto a quanto previsto dal Codice Appalti.

Per i lavori di estrema urgenza di messa in sicurezza degli edifici scolastici è ammesso l’affidamento diretto fino a 200 mila euro. Gli interventi di importo inferiore alla soglia comunitaria (5.186.000 euro) possono inoltre essere affidati dalla Stazione Appaltante con procedura negoziata senza bando, previo invito ad almeno tre operatori economici, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione.

I contratti possono essere stipulati anche prima del termine di 35 giorni dall’aggiudicazione definitiva, le Stazioni Appaltanti possono non richiedere garanzie a corredo dell’offerta e la pubblicazione del bando può avvenire unicamente sul sito della Stazione Appaltante. Allo stesso tempo, possono esseredimezzati i tempi per la ricezione delle offerte, la presentazione delle domande di partecipazione e l’invio della documentazione di gara.

Mitigazione del rischio idrogeologico 
Dalla programmazione 2015 le Regioni dovranno sottoscrivere un accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente per l’utilizzo delle risorse per la mitigazione del rischio idrogeologico. Nell’accordo dovrà essere indicata la quota di cofinanziamento regionale.
Per la progettazione e l’esecuzione degli interventi il decreto dà ai presidenti delle Regioni la possibilità di avvalersi di società in house.

Il testo prevede inoltre che entro il 30 settembre il Governo attivi i suoi poteri sostitutivi, nominando appositi commissari, per la realizzazione degli interventi di adeguamento dei sistemi di fognatura e depurazione.

Positivo il commento dell’Oice, associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria anche se non piace la possibilità degli affidamenti in house. Il presidente dell’Oice, Patrizia Lotti, ha infatti invitato il Governo “a prevedere procedure anche semplificate, ma aperte al mercato, e a non seguire meccanismi derogatori che in passato non hanno portato né efficienza né economicità”.

Terre e rocce da scavo 
Per rendere più agevole la realizzazione degli interventi che comportano la gestione delle terre e rocce da scavo, la normativa italiana sarà completamente rivista. Il nuovo regolamento, che dovrà essere emanato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sblocca Italia, dovrà rifarsi alla Direttiva 2008/98/UE e non sarà possibile introdurre regole più severe rispetto a quelle europee.

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