Centrali uniche committenza, pronto emendamento con proroga al 2015

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Per i Comuni non capoluogo di provincia slittamento dell’obbligo al 1° gennaio 2015 per i beni e i servizi e al 30 giugno 2015 per i lavori
E’ allo studio lo slittamento al 2015 dell’obbligo delle centrali uniche di committenza per i Comuni non capoluogo di provincia.
Sarebbe infatti pronto uno specifico emendamento al decreto PA per far slittarel’obbligo al 1° gennaio 2015 per i beni e i servizi e al 30 giugno 2015 per i lavori.
Ricordiamo che il comma 4 dell’articolo 9 del D.L. 66, convertito nella Legge 89/2014, ha introdotto a partire dallo scorso 1° luglio il divieto per i Comuni non capoluogo di provincia di acquisire lavori, servizi e forniture in assenza di una centrale unica di committenza, pena la sanzione del non rilascio del Cig.
Lupi: emendamento nel decreto PA per proroga al 31/12/14
Intervenendo alla presentazione dell’Osservatorio Congiunturale sull’industria delle costruzioni – luglio 2014 dell’Ance (LEGGI TUTTO), il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi ha annunciato un’iniziativa per inserire nel decreto PA (decreto legge n. 90/2014), nella sua conversione in legge, la proroga al 31 dicembre 2014 dell’entrata in vigore della norma sulla centrale unica, in modo da evitare di stoppare l’avvio degli appalti per i lavori di manutenzione straordinaria dei piccoli Comuni.
La norma sulla centrale unica “è intelligente ma deve avere il tempo per essere applicata” ha osservato Lupi. L’entrata in vigore dal 1° luglio rischia di bloccare l’iter degli appalti relativi ai lavori di manutenzione straordinaria, per i quali sono finalmente disponibili le risorse e sono state presentate 3.500 richieste. “Da novembre sono stati approvati 178 progetti dalla Corte dei Conti e i primi 174 comuni devono fare gli appalti entro due mesi”, ha spiegato il ministro. “Ci vuole il realismo del buon senso, i piccoli Comuni possono e devono immediatamente appaltare i lavori”, ha sottolineato.
Lettera dell’Anci al Governo
Il 1° luglio il presidente dell’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani), Piero Fassino, ha inviato ai ministri dei Trasporti, dell’Economia e degli Affari regionali una lettera con la quale ha denunciato che la norma “sta provocando il sostanziale blocco delle gare d’appalto, paralizzando anche attività già in parte avviate dai Comuni”. Secondo il presidente dell’Anci è necessaria una proroga del termine, ed è inoltre “opportuno che sia predisposta da parte dei Dicasteri interessati una nota interpretativa che richiami e chiarisca la possibilità di applicare l’art. 1 c.3 del DL 95/2012 convertito nella L. 135/2014, consentendo ai Comuni di continuare a svolgere le funzioni istituzionali, in considerazione dell’insussistenza di un congruo periodo di tempo per applicare la nuova previsione e permettere così ai Comuni di adeguarsi”.
L’emendamento proposto dall’Anci prevede lo slittamento dell’obbligo al 1° gennaio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di beni e servizi e al 1° luglio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di lavori, facendo salvi i bandi e gli avvisi di gara pubblicati fino al 1° gennaio 2015 per i beni e servizi e fino al 1° luglio 2015 per i lavori
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