Entro il prossimo 23 gennaio tutti i comuni – ai quali è stata inviata da Agenzia per l’Italia Digitale e Anci apposito sollecito – dovranno provvedere a consegnare il piano delle attività sulla fatturazione elettronica. Dopo ministeri e agenzie, dal prossimo 31 marzo entra infatti in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per gli enti locali.
Il piano delle attività è un adempimento che potrà essere assolto rispondendo al questionario da trasmettere entro il 23 gennaio ad Agid (fatturazione.elettronicaPA@agid.gov.it) e per conoscenza all’Ifel (fatturaelettronica@fondazioneifel.it).
Come sottolinea la lettera dell’Anci, se molti enti locali virtuosi hanno già intrapreso il cammino della fattura elettronica, altre amministrazioni sono in ritardo tanto che la mancata comunicazione dei dati non permette di garantire l’avvio del nuovo sistema.
Dopo le generalità di rito, il questionario entra nel vivo: ci sono domande che riguardano il numero degli uffici abilitati a ricevere fatture, gli arrivi dell’ultimo biennio e i picchi dell’anno in cui si registrano più documenti compresi quelli con allegati di notevole dimensione.
L’ultima domanda riguarda se l’Ente ha intenzione di utilizzare intermediari per la ricezione. Accanto alle domande si aprono delle finestre con le istruzioni per la compilazione, le risposte e le eventuali note.
L’ultimo step è l’individuazione delle quattro fasi del processo per il quale sono necessarie le seguenti informazioni aggiuntive:
Le regole e i meccanismi della fatturazione elettronica sono stati indicati nel decreto del Mef n. 55 del 3 aprile 2013 e dalla relativa circolare congiunta 1/2014, ma il processo è stato anche accompagnato da informazioni, guide e strumenti pubblicati sui siti istituzionali, come ad esempio questa esaustiva guida Agid che esemplifica bene il concetto di FatturaPA e spiega il procedimento passo dopo passo.
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