Dematerializzazione nei servizi demografici: Comune di Cesena introduce la firma grafometrica

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Pionero va costantemente a caccia di pubbliche amministrazioni che recepiscono le novità in materia di dematerializzazione e le mettono in pratica: oggi vogliamo approfondire quello che ha progettato in quest’ottica il Comune di Cesena che, grazie alla collaborazione con Dedagroup ICT Network, tra i principali player dell’ICT, sta portando avanti un progetto davvero smart. Dedagroup sta infatti supportando il Comune di Cesena nella realizzazione di tutti i processi di dematerializzazione legati all’ambito demografia.

La dematerializzazione per il Comune di Cesena è stata ottenuta innanzitutto attraverso l’implementazione di uno sportello web rivolto ai cittadini (attraverso cui è possibile richiedere visure anagrafiche ed elettorali, produrre autocertificati, effettuare richieste di invio di certificati – anche firmati elettronicamente e timbrati digitalmente – a domicilio o su casella di posta elettronica); l’utilizzo della soluzione Civilia No Charta di Dedagroup per ricevere informazioni e memorizzarle su un database in una forma che consenta in qualsiasi momento la riproduzione; l’implementazione delle funzionalità di apposizione del timbro digitale sui certificati anagrafici elettronici consentendo l’emissione di certificati via web.

L’ultima novità di recente introduzione è la firma grafometrica, una soluzione in grado di completare il processo di dematerializzazione dei documenti, anche nel caso in cui sia necessaria la firma fisica della persona con pieno valore legale.

Di quest’ultima novità abbiamo parlato con Alessandro Francioni, Dirigente Sportello Unico del Cittadino (Sportello Facile), Dirigente dei Servizi Demografici e Relazione col Cittadino e Referente Nazionale Innovazione PA di Anusca.

Francioni, in particolare ci ha raccontato gli sviluppi recenti di questo ambizioso progetto di dematerializzazione, che vedono nella firma grafometrica solo l’ultimo, importante, tassello.

Come funziona la firma grafometrica? E quali sono gli ambiti di applicazione?
Negli ultimi anni è sorto il problema della firma dei cittadini, perché mentre il professionista o il legale rappresentante d’azienda poteva usare la firma elettronica/digitale, il cittadino non poteva. Grazie alla soluzione di firma grafometrica di Dedagroup, il cittadino invece di firmare su carta, vede il modulo di domanda e lo firma elettronicamente su una tavoletta-tablet. La particolarità consiste quindi nel fatto che non viene archiviata la firma immagine del cittadino (procedura con la quale si violerebbe la privacy), ma vengono acquisite le informazioni biometriche della firma come velocità, pressione, carattere, eccetera. Sono tutte informazioni valide a livello legale e abbinate al documento.

In questa fase iniziale, stiamo sperimentando la firma grafometrica sul modulo di domanda per il cambio di residenza, sia all’interno del Comune (cambio di abitazione) sia provenendo da un altro Comune. Gli ambiti di applicazione sono altri due: donazione organi e assenso o diniego nel momento in cui si richiede la carta d’identità.

Quando partira’ la sperimentazione?
A novembre 2013, in occasione dell’apertura del SUAP, abbiamo avviato un progetto pilota per cui partiremo ufficialmente con la sperimentazione da giugno: servono hardware (tablet) e software, oltre ovviamente all’integrazione con l’applicativo. Sono tutte operazioni già eseguite. Il documento che viene firmato dal cittadino viene contro-firmato dal Pubblico Ufficiale: per fare questo abbiamo dovuto archiviare le firme digitali dei singoli operatori di sportello.

Cosa aspettarsi da questa ‘rivoluzione’? E quali sono i sicuri vantaggi di questa soluzione?
Sicuramente tanta curiosità da parte dei cittadini, abituati a firmare la carta, e un risparmio netto perché tutta la domanda cartacea veniva scansionata e archiviata elettronicamente. La firma grafometrica dematerializza all’origine per cui ci sarà un grandissimo risparmio di carta. Altri vantaggi? Tempi della pratica minimizzati e costi di dematerializzazione ridotti. Da quando abbiamo deciso di attuarlo a quando è stato realizzato il sistema è passato meno di un mese. Il Comune di Cesena ha già un approccio teso alla dematerializzazione, questa soluzione favorisce il processo sin dall’inizio ma a fronte di una scelta che già deve essere stata fatta all’origine. Noi abbiamo dematerializzato 256 mila documenti cartacei dello schedario cartaceo in 2 anni e mezzo. L’utilizzo della firma grafometrica rappresenta un cambiamento davvero totale, dal momento che si fa firmare al singolo cittadino il documento elettronico, come prima lui firmava quello cartaceo: la sostituzione, quindi, è completa.

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