Strisce blu, deciderà il Comune se multare chi sfora sull’orario

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Diventa sempre più caotica la questione delle multe nelle aree dove ci sono le strisce blu. Ieri il Ministero dei Trasporti, dopo un incontro tra i ministri Lupi (Trasporti) e Alfano (Interno), presente il presidente dell’Anci Piero Fassino, ha emesso una nota in cui si dà conto che «le parti hanno convenuto che per le zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di una specifica previsione del Comune».

Nelle scorse settimane era sorta una diatriba dopo un parere dello stesso ministero – vecchio di alcuni anni ma rispolverato all’improvviso – secondo il quale le sanzioni potevano essere irrogate solo dopo che all’automobilista che aveva pagato troppo poco fosse stata chiesta la differenza.

Tutta la materia è in realtà regolamentata dal Codice della Strada e prevede in effetti le contravvenzioni nel caso in cui venga constatato che l’auto in sosta sulle cosiddette aree tariffate non ha pagato affatto o non ha pagato quanto era dovuto perché il ticket era scaduto. A Roma le infrazioni vengono rilevate dai circa duecentoventi ausiliari dell’Atac. L’Ufficio Contravvenzioni da alcuni anni ha dato una indicazione di massima: la contravvenzione a chi ha pagato meno del dovuto non deve comunque superare quella che viene applicata a chi non ha pagato affatto, perché altrimenti si sconfinerebbe nell’assurdo. Ora arriva la nota congiunta del ministero.

Dalla quale si potrebbe anche dedurre che le multe saranno infondate se i vari Comuni, Roma inclusa, non adotteranno provvedimenti specifici e dettagliati. «Così – dicono all’Ufficio Contravvenzioni del Campidoglio in via Ostiense – si rischia di aggiungere confusione alla confusione. Cosa dovremmo fare? Non si capisce. Anche perché se le sanzioni non venissero irrogate si incorrerebbe nell’ipotesi di omissione dei doveri d’ufficio. Una norma, il Codice della Strada, esiste. Che potere ha un comunicato “congiunto” di un ministero?».

Alcune associazioni dei consumatori, dopo la divulgazione del primo parere del Ministero dei Trasporti, avevano chiesto l’annullamento d’ufficio di tutte le multe per omesso o inesatto pagamento sulle strisce blu. Il Comune di Velletri aveva adottato anni af un sistema che aveva una logica: l’automobilista sorpreso con un ticket in “difetto” veniva avvertito: o paghi la differenza o ti arriva la multa. Ma la Corte dei Conti, in una decisione giuridicamente complessa, accusò la società che gestiva i parcheggi di danno erariale. Confusione aggiunta al caos. Ora un nuovo capitolo ed è chiaro che siamo ancora lontani dalla chiarezza. Le multe, comunque, restano valide se non impugnate e annullate da qualcuno.

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