Edifici scolastici, nella bozza di decreto 350 MLN per la riqualificazione energetica

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Procedure più rapide sulle bonifiche dei siti inquinati e misure sul rischio idrogeologico con la sostituzione dei commissari straordinari con le autorità di bacino nazionali
Stanziamento di 350 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici, interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, misure per accelerare le procedure relative alle bonifiche dei siti inquinati.
Sono queste, secondo le anticipazioni dell’agenzia giornalistica Il Velino (leggi tutto), le novità contenute in una bozza di decreto in arrivo nelle prossime settimane.
SCUOLE, 350 MLN PER L’EFFICIENZA ENERGETICA. “La novità sulla scuola, si leggenella relazione illustrativa della bozza di decreto (per scongiurare le infrazioni comunitarie in materia ambientale e superare le impasse in diversi settori) di cui Il Velino è in possesso, prevede uno stanziamento di 350 milioni per l’efficientamento energetico degli uffici scolastici pubblici. Si tratta del primo passo del premier Matteo Renzi in direzione della promessa fatta al momento dell’insediamento di spingere l’acceleratore sugli investimenti nelle scuole”.
Il reperimento delle risorse avverrebbe attraverso il “fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione dei gas serra (voluto dal Governo Prodi con la Finanziaria 2007) e realizzate attraverso i fondi di investimento immobiliari chiusi (quelli cioè promossi o partecipati dagli enti locali) o dai fondi delle società di investimenti immobiliari italiani S.G.R. avvalendosi di Cdp che gestisce il fondo stesso e attraverso il ministero dell’Ambiente autorizzato, a sua volta, a stipulare protocolli di intesa con questi soggetti”.
RISCHIO IDROGEOLOGICO, SOSTITUZIONE DEI COMMISSARI STRAORDINARI CON LE AUTORITÀ DI BACINO NAZIONALI. Per quanto riguarda le misure di contrasto al dissesto idrogeologico, “il primo intervento in cantiere è quello di sostituire i commissari straordinari delegati nei rispettivi distretti di competenza (Distretto Padano, Alpi Orientali, Appennino Settentrionale, Meridionale e Centrale, Serchio, Sicilia e Sardegna) con le Autorità di bacino Nazionali (Po, Alto Adriatico, Adige, Arno, Serchio, Tevere, Liri-Garigliano-Volturno) garantendo anche, secondo le stime, un risparmio di 1,7 milioni l’anno. Alle Autorità sarebbe attribuita anche la titolarità dell’approvazione e autorizzazione dei progetti e i poteri derogatori per assicurare che i lavori siano affidati entro il 31 dicembre di quest’anno, pena la revoca dei finanziamenti statali”.
BONIFICHE, PROCEDURE PIÙ RAPIDE. Nello schema di provvedimento ci sono anche novità sulla materia delle bonifiche: “per velocizzare le procedure, la bozza prevede che i siti contaminati possano essere utilizzati a fini industriali anche prima del completo risanamento, adottando misure di messa in sicurezza operativa a tutela della salute e dell’ambiente. Inoltre vengono introdotte misure per accelerare i procedimenti di bonifica in corso a otto anni dall’entrata in vigore del Codice Ambiente che ha avuto molte difficoltà e incertezze interpretative nell’applicazione”.
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